sei di spade

Il sei di spade mostra un traghettatore che trasporta una donna e un bambino con la sua barca.  Sei spade sono conficcate nello scafo, se venissero tolte potrebbe esserci il rischio di affondare. La scena è molto malinconica, i due passeggeri sono di spalle è coperti, il bambino sì avvinghia alla mamma, in cerca di comodità e sicurezza. L’acqua in primo piano è turbolenta, mentre davanti a loro è tranquilla. Sullo sfondo si può vedere la terra, probabile punto di arrivo.

Le persone sulla barca rappresentano i vari aspetti di sé: la figura in piedi la propria parte attiva (o maschile), quelle sedute la parte passiva (o femminile) e il proprio bambino interiore o l’inconscio. L’uomo muove la barca con un palo, che simboleggia un progresso lento ma costante, mentre sonda le proprie emozioni (acqua) più profonde. La nave rappresenta lo strumento di transizione, per passare da una situazione all’altra. 

Le emozioni portano la barca da una parte all’altra. Rappresenta  la volontà di passare da uno stato emotivo  “agitato”  ad uno più calmo. Questa speranza è rappresentata dalla terra lontana e dal fatto che i passeggeri danno le spalle al loro passato turbolento.

Il cielo è grigio, simbolo che c’è ancora parecchia confusione, ma le sei spade incastrate in modo ordinato rappresentano chiarezza di pensiero, o perlomeno il sapere con chiarezza dove si vuole andare, a dispetto della situazione. Questa chiarezza di intenti è data anche dagli abiti arancio, colore che rappresenta l’unione tra Il rosso e il giallo, la passione e la chiarezza. Ma allo stesso tempo quelle stesse spade potrebbero far affondare la nave, perché rappresentano anche ciò che ci portiamo dietro: dei dolori o un bagaglio scomodo del nostro passato che non riusciamo a lasciare.