Come funzionano i tarocchi?

Da bravo scettico non ripongo fiducia in qualcosa di oscuro o paranormale nei tarocchi.

Giro delle carte in una stesa, consapevole che sono delle azioni che rispondono alle leggi della probabilità. Ma le risposte che ricevo sono pertinenti e in generale posso dire che il processo funziona ed è ripetibile. A volte mi scappa da ridere perché la carta uscita rappresenta la risposta perfetta o rispecchia perfettamente la situazione che sto vivendo attualmente.

Anche altre persone a cui ho fatto una lettura di tarocchi mi riferiscono che “ci ho azzeccato”.

I tarocchi mi regalano chiarezza e mi mostrano ciò che sono in grado di fare, mi fanno riflettere su ciò che sta succedendo nella mia (ed altrui) vita e mi dirigono nella giusta direzione da seguire.

Sono quindi magico? Potenti spiriti guidano le carte e ci svelano il futuro?

Eeeeh… no!

I tarocchi funzionano per due motivi:
  • Per il modo in cui la nostra mente interagisce con il mondo
  • Per il linguaggio che viene usato all’interno delle carte
I tarocchi sono uno strumento e il modo in cui vengono utilizzati dipende in gran parte dalla persona che tiene e mescola il mazzo. Senza una persona, i tarocchi sono solo cartoncini colorati. La spiegazione è quindi più affine alle neuroscienze e alla psicologia, rispetto che alla magia e all’occulto.

La nostra mente

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la nostra mente è formata da una rete di neuroni che riceve informazioni dall’ambiente interno ed esterno. Queste informazioni ci permettono di adattarci e modificare l’ambiente che ci circonda, attraverso diversi processi mentali, detti processi cognitivi. Ogni processo è strettamente correlato agli altri, ma per semplicità sono stati divisi in varie entità separate.

I processi cognitivi

Gli studiosi hanno categorizzato molti tipi di processi cognitivi, ma quelli che mi interessa approfondire sono 7:

  • Percezione: permette di attribuire un significato agli input sensoriali provenienti dall’ambiente esterno.
  • Pensiero: permette di trasformare le informazioni ricevute, le organizza e le dà un senso.
  • Attenzione: permette di focalizzare le nostre risorse su una serie di stimoli e di ignorare il resto.
  • Emozione: permette di guidare il nostro comportamento e reagire in modo rapido agli stimoli ricevuti dall’ambiente circostante
  • Memoria: permette di codificare l’informazione per immagazzinarla e poi recuperarla.
  • Motivazione: permette di fornire al corpo le risorse necessarie per mettere in atto un comportamento, in base alle opzioni a sua disposizione.
  • Linguaggio: permette di comunicare con chi lo circonda. Questa comunicazione, nel caso degli esseri umani, si realizza mediante un complesso codice simbolico.

Quali processi cognitivi vengono attivati dai tarocchi?

come funzionano i tarocchi? processi cognitivi

Innanzitutto vediamo la carta e al nostro cervello arriva l’immagine che viene percepita per consentire di avere un punto di partenza ed un’organizzazione delle caratteristiche della carta e del contesto in cui essa è circondata (le altre carte ad esempio).

A questo punto subentra un nuovo processo: l’attenzione, che seleziona gli stimoli di interesse escludendone altri. L’esclusione, avviene tramite l’utilizzo di altri processi: le motivazioni, le emozioni e la memoria di chi percepisce la carta.

Nel caso dei tarocchi però si aggiunge un altro processo: quello del linguaggio. Questo avviene perchè i tarocchi hanno un sistema simbolico all’interno delle loro immagini. Pensiamo ad uno spartito di musica, una persona “profana” vedrà punti e linee, un musicista potrà leggere ed eseguire le note di una canzone in modo perfetto e replicabile da chiunque legga lo spartito.

A questo punto abbiamo tutte le informazioni possibili, ma è il pensiero che organizza tutti i simboli (e le emozioni ad essi connesse) in sequenze logiche, congruenti e coerenti tra loro, per essere condivise e raccontate.

In questo modo creiamo una narrazione che non è molto differente da quella che troviamo nei romanzi o nei film. Questa narrazione può avere una fuzione introspettiva, di problem solving e anche terapeutica. Ma per capire il perchè questo avviene dobbiamo capire il tipo di linguaggio utilizzato dai tarocchi

Come è possibile fare una lettura di tarocchi ad altre persone?

Attraverso un altro processo cognitivo: l’empatia, ovvero la capacità di

  • decodificare gli stati emotivi delle altre persone
  • assumere altri punti di vista diversi dal proprio     
  • saper rispondere alle emozioni provate dagli altri.

In questo caso una lettura di tarocchi diventa una chiaccherata, in cui chi legge i tarocchi ascolta in modo attivo il richiedente e fa da tramite e chiave di lettura per i simboli che compaiono. Chi riceve la lettura deve dare il suo significato personale.

Un tarologo è quindi una persona empatica che è in grado di “leggere” le informazioni, i sentimenti, gli atteggiamenti e le abitudini di una persona. È in grado di utilizzare i tarocchi come un canale per stabilire una connessione empatica, interpretare i messaggi simbolici mostrati dalle carte e far luce sulla tua situazione. Aiuta a vedere ciò che non puoi vedere da solo. In quel dato momento ti guida a localizzare le tue risorse, attingere ai punti di forza e ti permette di esplorare potenziali soluzioni di problemi o per permette di auto-migliorarsi.

I tarocchi

carte tarocchi

Che linguaggio usano i tarocchi?

La nostra vita è modellata da simboli, che arrivano nella nostra mente da ogni direzione e in ogni momento della nostra vita. Pensare per immagini e decodificare simboli fa parte dei processi cognitivi che influiscono sul nostro modo di pensare, sentire ed agire.

Le carte dei tarocchi sono immagini che sono ispirate ad archetipi e simboli universali. Capire cosa sono questi archetipi permette di comprendere anche come funzionano i tarocchi.

Gli archetipi sono idee o modi di pensare che influenzano il nostro comportamento in modo inconscio. L’archetipo non è rappresentabile materialmente, ma l’uomo cosciente lo può percepire e comprendere attraverso i simboli, che racchiudono le sensazioni, le immagini e i pensieri che derivano dall’ archetipo.

Un archetipo può avere più simboli, e il significato di questi simboli può variare a seconda della cultura, del periodo storico e anche a seconda del singolo individuo.

I simboli personali sono basati sulle esperienze individuali, mentre quelli universali abbracciano le esperienze comuni a tutta l’umanità.

Prendiamo come esempio gli standard di bellezza: ognuno ha una sua idea di bellezza che non coincide perfettamente con l’idea di bellezza che è comune nella società in cui viviamo. I simboli possono sempre cambiare nel corso del tempo: ciò che era bello un secolo fa ora non lo è più, il look che ammiravamo da teenagers ora non ci piace più.

archetipo cane

Prendiamo per esempio la parola “cane”, a livello personale posso associare immagini, pensieri e sentimenti totalmente diversi. C’è chi si immagina un pastore tedesco, chi un border collie, chi lo associa alla gioia, chi al contrario lo associa alla paura. Una caratteristica universale dell’archetipo inconscio del cane è rappresentata dalla fedeltà.

Perchè il linguaggio dei tarocchi funziona così bene?

Le carte dei tarocchi hanno un linguaggio simbolico. Ma per comunicare non utilizzano solo le immagini, ma usano anche il significato dei numeri e il significato semantico delle parole. Come abbiamo visto i simboli hanno più di un significato e… moltiplichiamo il tutto per 78 carte. Il risultato che otteniamo è un complesso, ridondante e onnicomprensivo sistema di significati che il nostro cervello può codificare e tradurre in un discorso coerente.

Il potere “magico” dei tarocchi deriva dal fatto che:

  • Le carte descrivono archetipi universali utilizzando vari simboli (immagini, numeri, parole)   
  • Ogni carta contiene al suo interno diversi simboli e quindi si presta a molteplici significati    
  • All’interno del mazzo ci sono carte con significati ridondanti. Quindi la possibilità di trovare significati affini alla nostra situazione cresce esponenzialmente.

Conclusioni

A cosa servono i tarocchi?

I tarocchi sono uno strumento che aiuta a riflettere sui nostri archetipi interiorizzati ed a valutare se sia il caso di modificarli. Cambiando un archetipo (immagine, simbolo, concetto, idea…) si può gradualmente anche cambiare sé stessi. Cambiando sé stessi e il nostro approccio alla vita, cambia anche il mondo che ci circonda. Saper interpretare le immagini (e situazioni) della vita in maniera più ampia permette di aumentare la nostra comprensione.

I tarocchi, ci danno il tempo di fermarci a riflettere su una situazione e dopo aver pensato al problema secondo prospettive diverse, ci permettono di essere più consapevoli delle nostre azioni e pensieri e di come essi influenzano il nostro ambiente. Questa consapevolezza ci permette di scegliere quello che sentiamo più vicino ai nostri bisogni, o di cogliere elementi positivi anche in momenti difficili.

La stessa carta si può considerare in modi diversi perché la nostra percezione ed attenzione sono focalizzate su alcuni elementi simbolici, inoltre anche prendendo in considerazione l’immagine in generale, nessuno interpreta la carta alla stessa maniera perchè le nostre esperienze personali influenzano la percezione e il significato che diamo ai diversi simboli raffigurati.

 

Cosa possiamo fare con una lettura riflessiva di tarocchi?

i tarocchi ci consentono:

  • l’analisi delle risorse, dei desideri, delle paure, degli atteggiamenti e dei blocchi interiori;
  • la ricerca di strategie, mezzi d’azione o di reazione;
  • la verbalizzazione, che tramite il racconto narrativo lascia emergere problematiche inconsce.

I tarocchi sono uno strumento, un semplice mazzo di carte, quello che conta è come viene usato quel strumento.

Una lettura di tarocchi, per sé stessi o per altri, deve sempre creare riflessione e possibilità di cambiamento.

Un Cartomante NON può leggere il futuro e NON deve far prendere decisioni in base a ciò che “dicono” le carte. Il futuro si costruisce in base alle scelte ed azioni che compiamo ogni giorno della nostra vita.

I tarocchi dovrebbero sempre contribuire a generare uno slancio positivo nella propria vita, e dovrebbero sempre farci sentire in grado di affrontare qualunque cosa si pari davanti a noi.

7 commenti su “Come funzionano i tarocchi?”

  1. Ciao,

    mi sto avvicinando ai tarocchi ed anch’io ho un po’ di problemi con magia, folletti ecc…

    Il tuo approccio mi è davvero piaciuto ed sopratutto mi è stato utile.

    Grazie.
    Rudi

  2. Piacere Serena sono studiosa e appassionata di tarocchi da 30 anni e non si finisce mai. Ho scoperto questo sito grazie ad una amica e mi piace tantissimo il suo modo di descrivere le carte e il significato. Grazie molto molto illuminante.

  3. Grazie mille per questo untile sito, mi sto avvicinando alla lettura dei tarocchi, ho le carte tradizionali de E.A. Weite e vorrei capire come mischiare il mazzo, come estrarle, come metterle sul tavolo per leggerle, grazie.

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