Come fare le domande giuste ai tarocchi

Come fare le domande giuste ai tarocchi

Nel mio percorso per imparare a leggere i tarocchi in modo riflessivo per me e gli altri, ho imparato che le risposte migliori le ho ottenute facendo delle domande appropriate. La mia sicurezza e la qualità delle mie letture sono aumentate moltissimo da quando ho posto attenzione a come ponevo le mie domande. Penso che sia una delle abilità più importanti da sviluppare, prima ancora del sapere a memoria i significati delle carte o di conoscere le varie stese.Ti svelerò tutti i trucchi che ho imparato per fare una buona domanda, ottenere risposte soddisfacenti e soprattutto, anche il tipo di domande da evitare. Questo articolo ti darà anche degli spunti nel caso tu non sappia che cosa domandare al tuo mazzo di tarocchi.

Fare domande ai tarocchi per risolvere problemi

La lettura riflessiva dei tarocchi ti permette di utilizzare le carte ogni volta che devi affrontare una sfida o un problema. Per raggiungere dei buoni livelli di introspezione dovrai però essere in grado di ricavare delle informazioni dall’interpretazione delle carte. Da che mondo è mondo, per avere delle risposte soddisfacenti bisogna essere in grado di fare le domande giuste. Se si parte da domande scadenti, il rischio è di perdere tempo ed ottenere delle risposte insoddisfacenti. 

La domanda deve aiutarti a comprendere l’interpretazione delle carte e trasformarlo in un consiglio sensato per risolvere o capire meglio la tua situazione.

Di seguito troverai i miei consigli su cosa fare e cosa evitare nelle letture riflessive che farai a te stesso, ma non preoccuparti, puoi utilizzare i miei consigli anche nelle letture agli altri, perché imparerai a riformulare ogni domanda in modo che diventi più utile ed efficace anche per chi ti chiede una lettura.

Consigli per migliorare le domande da fare ai tarocchi

Ecco dei consigli per permetterti di creare le domande giuste ai tarocchi, per farti riflettere sulla situazione o un problema.

Sii positivo

Quando un’idea nasce dalla tua mente è meglio svilupparla in modo positivo, se vuoi che si realizzi. Ma quando la domanda ha un tono pessimista rassegnato, difficilmente la risposta ti potrà donare confidenza. Per citare una frase celebre: “Non parlare in modo negativo di te stesso, nemmeno per scherzo. Cambia il modo in cui parli di te stesso e potrai cambiare la tua vita. Quello che non stai cambiando, lo stai anche scegliendo.” In parole povere l’atteggiamento che abbiamo si può trasformare in una profezia che si auto-avvera, quindi cerca di farla avverare in positivo!

Esempi:

“Perché non riesco a studiare in modo efficiente?”

Partire da un atteggiamento disfattista, in cui diamo per scontato che non riusciamo a studiare bene. Questo atteggiamento non aiuta la nostra mente a pensare ad una soluzione.

Quali sono i motivi che mi possono aiutare a studiare meglio?”

Già meglio, è la stessa frase di prima, ma riformulata in modo neutro, in questo modo posso focalizzarmi sulle aree in cui posso lavorare sull’abilità nello studio.

“Come posso migliorare la mia abilità nello studio?”

Anche questa frase è corretta, è più positiva e cerca un modo per migliorare l’efficienza nello studio.

Focalizza la domanda su te stesso

Se una persona non è presente non può dare la sua versione dei fatti, quindi la tua interpretazione non può essere confrontata con quella del diretto interessato. Tu puoi adattare il tuo comportamento, ma non puoi costringere a cambiare quello di un’altra persona. Ha senso riflettere su come tu possa avere un ruolo nella vicenda che riguarda un’altra persona, mentre è inutile fare congetture sul comportamento di qualcun’altro.

Esempi:

“Perché Mario continua a fumare anche se vuole smettere?”

Questa frase ci porta a fare delle congetture che non possiamo validare, l’unico modo per rendere legittima questa domanda è farla durante una lettura di tarocchi con il diretto interessato! 

“Cosa posso fare per aiutare Mario a smettere di fumare?”

Questa frase va meglio, ma Mario potrebbe anche non volere ascoltare il nostro aiuto.

“Che ruolo ho nella abitudine di fumare di Mario?”

Questa è la migliore domanda perchè lascia aperte tutte le possibilità, anche quella che magari noi non abbiamo nessun ruolo nel comportamento di qualcun altro.

Fai domande aperte

Le domande aperte ti permettono di avere risposte molto più ampie e soddisfacenti. Utilizza domande che iniziano per “come”, “dove”, “chi”, “quando” e “che cosa”: infatti stimolano a ricreare una determinata scena nella propria mente.

Esempi:

  • cosa dovrei capire su…
  • qual’è il significato di…
  • che lezione posso ricevere da…
  • quali sono le circostanze che mi sfuggono rispetto a…
  • come posso migliorare …
  • come posso fare a…
  • dove mi conviene…
  • quando mi conviene…
  • chi mi potrebbe aiutare a…

Errori da evitare nel porre domande ai tarocchi

Di seguito troverai invece dei consigli per evitare di ricevere delle risposte che non ti daranno alcun tipo di aiuto. Ricorda che è importante fare le domande giuste ai tarocchi, ma è altrettanto importante evitare di fare quelle sbagliate!

Evita o riformula le domande che iniziano con perché

Stai attento alle domande che iniziano con “perché”: talvolta portano a creare delle scuse a cui  possiamo scaricare la responsabilità del nostro comportamento. In questo caso sarebbe meglio concentrarsi sulle lezioni che si possono trarre dalle circostanze in atto. 

Chiedersi il perché non è una cattiva domanda di per sé, se si è in grado di farsi un buon esame di coscienza. Ma solitamente il cercare un perché genera più domande che risposte. Hai presente quella fase dei bambini in cui continuano a chiedere il perché delle cose in un loop infinito? Ecco, tu sei il bambino di quattro anni e il tuo mazzo di tarocchi è il povero adulto che cerca di rispondere a tutte le tue domande!

Esempi: 

“Perché mi sono lasciato prendere dall’ira?”

A seconda delle carte che escono potremmo essere tentati di far ricadere la colpa ad una causa esterna, come il comportamento scorretto di un’altra persona. Ma a quel punto potremmo chiederci che cosa abbiamo fatto per scatenare quella reazione, e via di seguito, in una spirale potenzialmente senza fine.

“In che modo posso evitare di farmi trascinare dall’ira in una situazione simile?”

Questa domanda evita le ambiguità del perchè. Il focus della domanda ti porta a cercare le cause che possono spiegare questo comportamento senza generare loop infiniti.

Stai attento alle domande che iniziano con quando

Evita domande che chiedono solo quando avverrà un determinato evento, perché danno per scontato che quell’evento succederà. Ma come vedrai tra poco, è meglio lasciare libere le proprie opzioni, oppure riformulare la domanda in modo differente.

Esempi:

“Quando prenderò la patente?”

Questa è una domanda tipicamente divinatoria, ma piuttosto che cercare di leggere il futuro, è più fruttuoso pensare a come ottenere la patente.

“Quando mi conviene iniziare a studiare per la patente?”

Questa domanda è formulata meglio, ma per come è posta potrebbe togliere la responsabilità della scelta, meglio riformulare!

“Che cosa mi potrebbe aiutare a prendere la patente?”

Questa è una buona domanda: ci permette di riflettere su come ottenere ciò che vogliamo.

Non dare la responsabilità di una scelta alle carte

La scelta finale su cosa fare spetta a te, non lasciare che siano dei pezzi di carta colorati a decidere per te! Evita quindi domande che iniziano con dovrei… perché pongono le carte in una posizione in cui possono “decidere” una delle due opzioni.

Esempi:

“Dovrei comprare casa o stare in affitto?”

Vorresti veramente fare una decisione del genere in base a come escono una o due carte?! Per come è posta questa domanda non permette di riflettere su cosa bisogna focalizzarsi per poter scegliere nel modo migliore.

“Cosa dovrei sapere per scegliere come spendere i soldi per la futura casa?”

In questo modo potresti trovare una prospettiva che ti aiuti a far pendere l’ago della bilancia da una parte rispetto all’altra.

“Quali sono i pro e contro del comprare casa e del affittarla?”

Con una stesa adeguata può aiutare a riflettere su quali sono le nostre esigenze in entrambi i casi.

Evita domande chiuse

Evita le domande che possono essere risolte con un si o un no… Seriamente, non aiutano a riflettere su un problema, possono far scaricare la decisione di scelta ed è un modo molto riduttivo di utilizzare i tarocchi. Se proprio vuoi ottenere delle risposte secche usa un pendolino! Solitamente le domande che generano risposte chiuse sono più utilizzate in campo divinatorio, e difficilmente possono essere usate per l’introspezione.

Esempi:

“Mario mi ama veramente?”

Ecco un’altra tipica domanda da divinazione… un si o un no non dice molto sulle motivazioni di Mario, e soprattutto non si focalizza su chi chiede la domanda, risultando a priori una domanda poco utile.

“Come posso fare per migliorare la mia relazione con Mario?”

In questo modo puoi riflettere su alcuni ambiti da lavorare all’interno della relazione.

“Troverò lavoro entro fine mese?”

Come nell’esempio di  prima, un si o un no non ci dicono molto su come verrà trovato questo benedetto lavoro!

“Come posso fare a trovare un lavoro velocemente?”

Questa domanda permette di dare alcune idee su come poter raggiungere l’obiettivo.

Lascia libere le tue opzioni

Non partire dal presupposto che tu sei nel giusto senza considerare gli altri punti di vista e non focalizzarti solo su una soluzione possibile, magari ci sono altre opzioni che non hai considerato. 

Esempi:

“Come posso incoraggiare mio marito a fare la lavatrice?”

Si parte dal presupposto che il marito (chiamato casualmente Mario) dovrà fare la lavatrice, ma come sappiamo non essendo una lettura che si focalizza sulla propria persona, si potrà basare solo su congetture. 

“Cosa ho bisogno di sapere per aumentare la collaborazione nei lavori di casa?”

In questo caso la domanda permette lo sviluppo di più soluzioni, magari si cerca di stringere un pò il budget per potersi permettere un aiuto esterno, oppure ci si può accordare sul fatto che il marito faccia alcuni lavori di casa per cui si sente più portato rispetto a fare la lavatrice. L’importante è che non ci sarà una limitazione nelle possibili scelte.

Avere chiaro lo scopo per cui stiamo facendo una lettura di tarocchi

Ora sai come creare delle domande che ti permettano di riflettere e trovare soluzioni e nuove prospettive. Ma non sempre devi utilizzare i tarocchi in modo introspettivo e riflessivo. Puoi anche usarli in maniera creativa e divertente!

In questo caso potresti anche sentirti autorizzato ad ignorare alcuni consigli che ti ho appena dato!

Se lo scopo per cui leggiamo i tarocchi è lo storytelling potremmo voler far decidere alle carte come sviluppare una storia per mettere alla prova la nostra inventiva. Potremmo aver bisogno di risposte chiuse per definire meglio alcuni aspetti del personaggio.

Se sei annoiato e vuoi divertirti, nulla ti vieta di chiedere ai tarocchi che cosa sta pensando il gatto dei vicini che ti sta guardando dalla finestra, o di fare una lettura divinatoria per scoprire che cosa succederà nel prossimo episodio della tua serie tv preferita e di scoprire in seguito quanto ci hai azzeccato. 

Come migliorare la creazione di domande

Il modo migliore per imparare qualcosa è sempre lo stesso: praticare, praticare e ancora praticare! 

Ora tocca a te entrare in azione! Pensa alla tua vita, in particolare ad un’area in cui senti il bisogno di migliorare. Su su, non fare il superiore, tutti abbiamo degli ambiti in cui ci sentiamo un pò carenti! Se sei alle prime armi, evita le grandi domande come il trovare lavoro o il partner, ma concentrati su un problema specifico della vita quotidiana che stai affrontando in questo momento a casa, a scuola o al lavoro. Cerca di creare una domanda che ti aiuti a risolvere questo problema, tenendo conto dei consigli che hai appena imparato.    

Non riesci proprio a pensare a qualche problema o situazione su cui riflettere con i tarocchi? Immagina di fare una lettura a qualcuno, reale o immaginario. Puoi fare una domanda su un argomento qualsiasi tra lavoro, relazioni, consigli a problemi vari, l’importante è che rispetti i consigli che ti ho dato. Successivamente prova a dare una risposta alla domanda attraverso una stesa di tarocchi.   

Un altro modo efficace, quando ti sentirai più sicuro, è quello di offrire letture ad altre persone, dal vivo o su internet. 

Ricorda che il miglior modo per imparare è mettersi in gioco!

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